cibo dieteticoIl cibo è da sempre un bisogno primario dell'uomo.

I primi uomini non avevano esperienze tramandate o riferimenti per scegliere quale tipo di alimento consumare. Sicuramente per la loro scelta si basarono su elementi semplici come il colore, l'odore e la fragranza emanata dal cibo, e poi sulla sensazione percepita nell'assaggiarlo e dunque sul sapore, sull'appetibilità.

In ogni cibo c'è qualcosa che attira o che respinge: nessuno consumerebbe ad esempio del pesce marcio perché il solo odore disgusta e allontana. In questa opera di selezione dei cibi l'uomo primitivo è stato indubbiamente aiutato da sensi molto più sviluppati dei nostri, ma quello che ci interessa far comprendere è che fragranza ed odore di un cibo forniscono in sé notizie sul suo stato di conservazione ed in qualche modo sono un anticipo sulla sua gradevolezza ed appetibilità, confermati poi al momento della sua assunzione.

L'ALIMENTAZIONE NELLA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

La medicina tradizionale cinese risale agli albori della civiltà cinese ed ha sempre attribuito grande importanza all'alimentazione. Anche le conoscenze dietetiche hanno dunque radici antiche e si basano proprio sullo studio di sapori ed odori emanati dai cibi.

Questo dato empirico non deve indurci a sminuire la portata di tali osservazioni: sapori ed odori sono elementi impalpabili ma insiti nel cibo, elementi che "parlano" delle proprietà nascoste nell'alimento, e nel concetto della medicina tradizionale sono l'energia (qi) che si libera dalla forma (xing). Tutta la medicina cinese pone una grande attenzione al concetto di energia, tanto che diversi Autori le hanno attribuito la significativa denominazione di "medicina energetica".

Il nostro mondo occidentale studia la materia ed affronta i cibi spezzettandoli, esaminandoli nella loro strutturazione intima, identificandone costituenti biochimici e molecole. Ne deriva una concezione del cibo come semplice apportatore di sostanze al nostro organismo.

LA DIETETICA OCCIDENTALE

La dietetica occidentale compone così la dieta in base ad un equilibrio fra i costituenti biochimici dei cibi e fra gli apporti di energia chimica degli stessi, studiato in funzione della patologia e della costituzione fisica del paziente, dando per scontato che l'interazione fra cibo e organismo si giochi a livello molecolare, secondo meccanismi prestabiliti.

Bisogna riconoscere che, nonostante le più recenti tendenze che vorrebbero fare della dietetica una sorta di farmacologia della nutrizione all'occidentale, fortunatamente anche nella nostra civiltà sono tenute in considerazione molte semplici regole fondamentali, che ritroviamo nella dietetica tradizionale cinese.

Ciò trova spiegazione probabilmente nel fatto che l'alimentazione fa intimamente parte dell'esperienza quotidiana, dalla quale deriva un sapere consolidato e inconfutabile.

UN ORGANISMO UNICO E INTERCONNESSO

La medicina tradizionale cinese, a differenza della nostra, studia quella sottile ed impalpabile energia che traspira dal cibo, ne studia poi l'impatto con l'organismo, che è in definitiva un incontro tra due energie: quella del cibo e quella, altrettanto impalpabile ed eterea, che permea il nostro corpo.

Il concetto di energia è difficile da accettare per la nostra mentalità occidentale, abituata a valutare ogni cosa in senso strutturale. L'energia non si vede e questo ci fa dunque subito dubitare della sua esistenza, ma per fortuna il fatto che noi non la vediamo non impedisce all'energia di esistere!

Non conoscevamo neppure anni or sono i campi magnetici, né li potevamo vedere per la limitatezza dei nostri sensi, eppure c'erano da sempre, anche se solo oggi iniziamo ad averne una conoscenza articolata.

Anche se non vediamo l'energia, ne percepiamo gli effetti. Il colorito del viso, il modo con cui quella persona si muove, il suo odore, sono emanazioni della sua energia; allo stesso modo accade per il cibo: l'energia del cibo traspare sotto forma di odore, aroma, profumo, fragranza, sapore e anche sotto forma di colore e consistenza.

Ognuno di questi elementi è un pilastro della dietetica tradizionale cinese.

ENERGIA E ALIMENTAZIONE

Resta da fare una considerazione. L'energia contenuta nei cibi è anche presente in noi: quando assumiamo un cibo, questo ci trasmette la sua energia. L'affermazione "siamo ciò che mangiamo" è, con tali premesse, di una evidenza assoluta.

Si pensa che in sette anni tutte le cellule del nostro corpo siano rinnovate nel turnover legato al catabolismo dei tessuti. Saremo inevitabilmente persone in parte diverse se assumiamo l'energia che ci costituisce da alimenti di un tipo o di un altro.

Per questo la medicina tradizionale cinese ha sempre attribuito una grande importanza alla dieta: i singoli alimenti sono fattori capaci di influenzare gli equilibri sottili e basilari dell'organismo. Di cibo ci si può dunque ammalare ma con il cibo si può anche guarire: si tratta solo di capire e conoscere da una parte gli equilibri necessari all'organismo, dall'altra le energie e gli effetti racchiusi negli alimenti.

L'osservazione delle caratteristiche e degli effetti dei vari cibi ha portato così nei secoli alla formulazione di una dietetica quanto mai complessa ed articolata, sia per quanto concerne i suoi fondamenti teorici, sia per quanto riguarda la mole di elementi raccolti e catalogati.

L'osservazione e l'esperienza sono elementi di cui la tradizione medica cinese va giustamente fiera, e nell'affermare che la dietetica tradizionale trae origine dalla esperienza acquisita durante la vita di tutti i giorni, vi è grande dignità.